”Vale pienamente anche per il mondo dell’editoria il richiamo del Governatore Draghi alla necessità di stabilizzare i precari. L’informazione italiana ha conosciuto in questi anni una autentica esplosione dello sfruttamento ai danni di giornaliste e giornalisti, con compensi indecorosamente bassi e una sfrenata fantasia da parte imprenditoriale nell’escogitare forme di rapporto che indebolissero le garanzie per i collaboratori”. Lo afferma una nota della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana). ”La Fnsi chiede che dalle parole di Draghi tragga le necessarie conseguenze la politica, per individuare -prosegue il comunicato- tutele legislative ormai non rinviabili. Ma anche gli editori italiani non possono fingere più di non vedere: quando il Governatore ricorda che senza il giusto riconoscimento al lavoro dei precari ‘si indebolisce l’accumulazione di capitale umano specifico’, sta citando uno dei fattori di crisi qualitativa anche delle aziende giornalistiche. Se l’editoria italiana vuole ripartire, il superamento pur graduale del precariato è una delle vie da imboccare”.
Sciopero a Il Tirreno, la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Assostampa Toscana si schierano…
Con la delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 122/24/CONS sono state pubblicate le…
Grafica Veneta si espande negli Stati Uniti: c’è l’accordo per la maggioranza della storica casa…
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…