“Abbiamo ricevuto in data odierna dalla DNG la comunicazione ufficiale relativa alla procedura di licenziamento della metà degli addetti: 32 per soppressione delle sedi di Ascoli Piceno e Cagliari e per riduzione di personale nelle altre sedi. DNG è la società che nell’agosto 2012 aveva rilevato da Videotime (Mediaset) il ramo d’azienda costituito dall’organizzazione, gli impianti, i beni e le attrezzature di 10 sedi regionali dislocate, oltre ad Ascoli Piceno e Cagliari, a Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo.” Così annuncia una nota delle segreteria nazionale Slc Cgil.
“Naturalmente Slc Cgil si è già attivata con le altre organizzazioni sindacali per chiedere all’azienda il tavolo di confronto finalizzato ad evitare l’espulsione di lavoratori, tenendo presente che negli appalti televisivi si assiste ad una sempre maggiore riduzione dei valori di mercato delle commesse più che ad una reale e consistente contrazione dell’attività – prosegue la nota. Tale situazione, che favorisce la sostituzione del lavoro strutturato con il lavoro precario dei piccoli services, non può essere affrontata altrimenti che mediante la fattiva convergenza di intenti tra sindacati, imprese appaltatrici ed imprese appaltanti. Nel caso contrario i lavoratori sarebbero schiacciati sotto il ricatto dei services e subirebbero l’inaccettabile alternativa tra rinunciare a diritti sacrosanti e retribuzioni dignitose o perdere il lavoro.”
“Chiediamo pertanto anche a Mediaset di assumersi fin d’ora la responsabilità degli impegni sottoscritti nel 2012 – conclude il comunicato di Slc Cgil – riguardo l’eventuale disponibilità a riassorbire il personale esternalizzato in caso di riduzioni di personale nonché di riconsiderare complessivamente la politica delle esternalizzazioni che sta mostrando in tante occasioni i suoi limiti.”
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