DL SVILUPPO/ MERCOLEDÌ IN AULA ALLA CAMERA

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Mercoledì comincia, alla Camera, il rush finale del decreto sviluppo (A.C. 4357) che passerà poi al Senato, dove avrà poco meno di un mese (scade il 12 luglio) per il varo definitivo. Sempreché non venga rispedito indietro in terza lettura. Il testo è ora ancora all’esame delle Commissioni Bilancio e Finanze, che saranno al lavoro fino a domani.
Il decreto-legge 70/2011 detta disposizioni in diverse materie: sono innanzitutto istituiti un credito d’imposta in favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o enti pubblici di ricerca nella misura del 90 per cento della spesa incrementale di investimento e un credito d’imposta per 12 mesi per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno.
Numerose disposizioni di dettaglio mirano a ridurre gli oneri derivanti dalla normativa vigente (privacy e semplificazione amministrativa, depositi Gpl, transazioni finanziarie delle Asl on line, meccanismo del c.d. taglia-oneri amministrativi), anche in materia tributaria (attività di controllo nei confronti di pmi e microimprese, deroga allo statuto del contribuente in materia di accessi, detrazioni per redditi di lavoro dipendente, riscossione, “spesometro”, abolizione della scheda carburante, detrazioni per ristrutturazioni edilizie, deduzione “accelerata” delle spese fino a 1000 euro, rateizzazione dei debiti tributari, versamenti fiscali degli enti pubblici, accisa e Iva sul gas naturale, rivalutazione di terreni e quote).
Con riferimento alle piccole e medie imprese le principali norme riguardano il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro, il regime di attrazione europea, le procedure di amministrazione straordinaria, i titoli di risparmio per l’economia meridionale, il fondo di garanzia PMI, il tasso usurario, i servizi pubblici locali di rilevanza economica, la modifica delle condizioni dei contratti bancari nei riguardi delle imprese, la rinegoziazione e portabilità dei mutui, i servizi di pagamento, la tassazione dei fondi immobiliari chiusi, i brevetti, nonché la cessione dei crediti agricoli per finanziamento.
Il decreto-legge introduce infine nuove forme di contratti di programma per la ricerca con soggetti pubblici o privati, disciplina l’istituzione di una apposita Fondazione per promuovere la cultura del merito e la qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico e universitario e detta disposizioni in materia di personale scolastico, con particolare riferimento ad un piano triennale di assunzioni e alla questione delle graduatorie.

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