Come già annunciato su questo sito, il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto n. 59, riguardante obblighi di rispetto di alcune procedure comunitarie e contenente, tra le altre, norme in materia radiotelevisiva. La nuova normativa, che entrerà quindi in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, contiene una nuova disciplina per il sistema di abilitazioni all’esercizio dell’attività radiotelevisiva. Al posto della licenza, attualmente prevista, rilasciabile a chi sta già trasmettendo, con il digitale l’attività di operatore di rete sarà esercitabile da chiunque attraverso un’autorizzazione generale facilmente ottenibile con una semplice denuncia di inizio attività.
La normativa recepisce le disposizioni europee sul sistema delle comunicazioni elettroniche ma desta allarme tra gli operatori locali che temono una pesante alterazione dei già difficili equilibri del sistema radiotelevisivo italiano. Un ampliamento incontrollato del numero degli operatori televisivi locali avrebbe, infatti, conseguenze esiziali per un settore già ampiamente marginalizzato e polverizzato (sono 581 le attuali emittenti). E ciò soprattutto in vista di una trasformazione alla nuova tecnologia digitale che si annuncia particolarmente onerosa e delicata.
Fabiana Cammarano
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