Tempi stretti per il decreto legge sulle liberalizzazioni (C. 5025) che il 1° marzo scorso è stato licenziato dal Senato e che adesso è all’esame della Camera. Tempi stretti perché il provvedimento decade il 24 marzo. È questo il motivo che ha spinto il deputato Fli Enzo Raisi, relatore in commissione Attività produttive a dichiarare che il testo non sarebbe stato modificato dalla Camera perché i tempi non lo avrebbero permesso. La deputata Manuela Dal Lago della Lega, presidente della commissione Attività produttive, per tutta risposta, ha revocato a Raisi il ruolo chiave di relatore. Per il Carroccio i tempi per eventuali modifiche ci sarebbero eccome. «Nessuno» ha aggiunto Dal Lago «è titolato a dire che non ci sono i tempi per modificare il dl liberalizzazioni a Montecitorio, perché la Camera è autonoma di modificare ciò che ritiene opportuno, a meno che qualcuno abbia abolito senza dircelo la democrazia parlamentare. Finché sarò io presidente della commissione» ha concluso «farò rispettare la democrazia, i regolamenti e le procedure parlamentari».
«La presidente può avocare a sé il ruolo di relatore» ha dichiarato ancora Raisi «ma deve dire che accetta il provvedimento».
Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…
Antonio Tajani non fa le barricate sulla vicenda Gedi ma ritiene che sia meglio che…
C’è un filo rosso che attraversa le rimostranze sindacali delle giornaliste e dei giornalisti de…
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…