Giochi sostanzialmente chiusi per la finanziaria che, dopo il disco verde della Commissione bilancio della Camera, si avvia in Aula dove è probabile il ricorso al voto di fiducia. Il vice ministro all’economia, Giuseppe Vegas, non ha nascosto l’intenzione dell’esecutivo di utilizzare il voto di fiducia ”se l’opposizione dovesse presentare molti emendamenti”. L’Assemblea di Montecitorio è convocata per mercoledì pomeriggio.
Dopo una settimana di lavori di Commissione, durante i quali la discussione non è mai entrata nel merito delle misure, oggi la Bilancio in dieci minuti ha licenziato il testo, bocciando i circa 200 emendamenti delle opposizione e approvando così come era stato presentato, senza alcuna modifica, il maxiemendamento del relatore da 9 miliardi.
Ecco la parte del maxiemendamento che ristabilisce il tetto ai contributi all’editoria:
“dopo il comma 53, aggiungere i seguenti:
53-bis. In attuazione dell’articolo 44 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i contributi e le provvidenze spettano nel limite dello stanziamento iscritto sul pertinente capitolo del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri procedendo, ove necessario, a riparto proporzionale dei contributi tra gli aventi diritto, fatte salve le risorse da destinare alle convenzioni e agli oneri inderogabili afferenti lo stesso capitolo”.
Luisa Anna Magri
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