Mentre il Parlamento discute la riforma della legge sulla diffamazione a mezzo stampa con l’obiettivo meritorio di cancellare il carcere per i giornalisti colpevoli di questo reato è utile ricordare l’esigenza che le pene pecuniarie alternative alla detenzione siano proporzionate e non eccessive, perché se non lo fossero potrebbero determinare, al di là delle intenzioni, una limitazione di un diritto di grande rilevanza, qual è la libertà di espressione e di informazione, come ha più volte ricordato la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).
Il testo base della proposta di legge in discussione al Senato prevede: “Nel caso di diffamazione commessa col mezzo della stampa, la persona offesa può chiedere, oltre il risarcimento dei danni ai sensi dell’articolo 185 del codice penale, una somma a titolo di riparazione. La somma è determinata in relazione alla gravità dell’offesa e alla diffusione dello stampato e non può essere inferiore a 30.000 euro”.
Sono previste anche multe fino a diecimila euro. Cifre che possono pesare moltissimo sui piccoli e sui piccolissimi giornali e perciò hanno destato serie preoccupazioni.
Dal 1959 in poi la giurisprudenza della Corte di Strasburgo ha più volte sottolineato che le sanzioni a carico dei giornalisti costituiscono in sé un’ingerenza nell’esercizio della libertà di espressione e perciò vanno attentamente considerate sotto questo aspetto.
Con ripetuti pronunciamenti la Corte ha affermato che la libertà di espressione è un diritto centrale nel sistema di salvaguardia dei diritti dell’uomo. I giudici di Strasburgo hanno sottolineato la rilevanza pubblica del ruolo degli organi di stampa: riferire al grande pubblico i fatti di interesse generale.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…