Editoria

Libri e giornali fuori dalle norme Ue sulla deforestazione

Libri e giornali restano fuori dalle norme Ue anti-deforestazione. Esultano gli editori italiani. Aie e Fieg ringraziano il Parlamento europeo per aver votato sì all’emendamento a favore della filiera dell’editoria. Un voto che è stato piuttosto netto, a Strasburgo. E che adesso possono guardare al futuro con un po’ di patemi in meno. A prendere la parola, sul voto del Parlamento Ue, sono stati Innocenzo Cipolletta e Andrea Riffeser Monti, rispettivamente presidenti dell’associazione italiana degli editori e della Federazione italiana degli editori dei giornali.

“Il Parlamento europeo ha riconosciuto l’inadeguatezza dell’inclusione dei libri, giornali e riviste nell’ambito di applicazione del regolamento sulla deforestazione, votando un emendamento per la loro esclusione con ben 449 voti favorevoli e 202 contrari. Si tratta di un passo importante nell’ambito dei negoziati con la Commissione e il Consiglio europei che proseguiranno nel trilogo. Ringraziamo gli europarlamentari per questo risultato e per aver condiviso le ragioni dell’editoria”, hanno affermato Cipolletta e Riffeser Monti. Che hanno aggiunto: “L’ editoria si è impegnata da tempo per una migliore sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi del regolamento. Di fatto, libri, giornali e riviste utilizzano da anni carta da fonti certificate, riciclata o gestita in modo responsabile”. Insomma, non è certo per “colpa” della filiera dell’editoria se non ci sono più alberi in Europa. “Il regolamento non considera le specificità del nostro settore. Se applicato, comporterebbe oneri del tutto sproporzionati, compromettendo il ruolo dell’ editoria per la crescita culturale e democratica della società”, hanno ammonito i dirigenti Aie e Fieg. Che hanno concluso: “Riconoscendo le ragioni del nostro settore, il Parlamento ha compiuto un passo importante in difesa del pluralismo dell’informazione e della cultura. Confidiamo ora che il governo italiano sostenga questo importante emendamento nel corso del trilogo”.

Luca Esposito

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