“L’industria editoriale non va bene, c’é un calo dell’introito della pubblicità per tutto il mondo della comunicazione”. E’ l’esempio portato dall’ingegnere Carlo De Benedetti, nel rispondere a una domanda del pubblico sulla crisi, dopo il suo intervento al Festival dell’economia di Trento. Nel nostro Gruppo, L’Espresso – ha spiegato – abbiamo ridotto ulteriormente il numero dei dirigenti, perché quando si taglia, si taglia prima dall’alto. Uno di questi però è venuto a chiedermi di non farlo, perché ha la moglie disoccupata e ha 48 anni, quindi teme di non trovare più lavoro. Devo richiamarlo e spero di potergli dire che ho trovato altri costi, altre spese da tagliare”. De Benedetti, nel corso del suo intervento di editoria ha parlato anche spiegando quanto sia espressione “della libertà che tanto mi piace, che cerco di trasferire nel lavoro dei miei giornalisti, nelle conoscenze, nell’espressione dell’intelletto, facendo da paravento alla loro libertà. Siamo il più grande gruppo editoriale italiano, con circa 900 persone”.
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