Continua, in Commissione Industria, al Senato, l’esame del ddl (1195-B) recante, nell’art. 56, disposizioni in materia di editoria.
L’articolo 56, introdotto dal Senato e approvato, senza modifiche, dalla Camera, stabilisce, al comma 1, che la vigenza del regolamento di delegificazione in materia di contributi all’editoria – non ancora emanato – decorre, relativamente ai contributi di cui alla legge n. 250 del 1990, a partire dal bilancio di esercizio delle imprese beneficiarie relativo all’anno successivo a quello in corso alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il comma 2 prevede, quindi, che all’onere derivante dal comma 1, stimato in 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009 e 2010, si provvede mediante le maggiori entrate recuperate aumentando, di un punto percentuale (dal 5,5% al 6,5%) l’aliquota dell’addizionale all’imposta sul reddito delle società (IRES) a carico di alcuni soggetti che operano nel settore petrolifero, ivi compreso il settore dell’energia elettrica.
Il comma 4, introdotto nel corso dell’esame al Senato, interviene in materia di agevolazioni postali per la spedizione di prodotti editoriali, stabilendo che il costo unitario delle spedizioni, al quale si rapporta il rimborso in favore della società Poste italiane, sia pari alla tariffa più conveniente praticata alla propria clientela dalla suddetta società. Come già previsto dall’articolo 3 del decreto-legge 353/2003, si conferma che il rimborso è disposto nei limiti dei fondi stanziati sugli appositi capitoli del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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