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Dazn, un’altra giornata di disservizi e veleni

Dazn, un’altra giornata campale di disservizi e veleni. Il servizio streaming toppa lasciando senza calcio migliaia di utenti. Esplode la polemica in rete e l’azienda corre ai ripari. Ha promesso indennizzi a tutti coloro che hanno subito il “down”del sito. La guerra del calcio si arricchisce, dunque, dell’ennesimo capitolo. Che si iscrive nel nuovo fronte apertosi nei giorni scorsi. La possibilità di una sublicenza a Sky per la trasmissione tv delle partite. Sarebbe una strada utile a salvare il network tv.

Dazn pronta a indennizzi per disservizi

A fronte dei disservizi di ieri, la piattaforma ha comunicato la disponibilità a venire incontro agli abbonati. Rimborsando e indennizzando loro il danno. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Dazn ha emesso una nota. In cui ha chiesto scusa agli utenti e disposto la possibilità di indennizzare per i disservizi gli utenti Dazn “impattati” dai problemi tecnici. Ma la vicenda ha rinfocolato una polemica ultramilionaria. Attorno a cui gira non solo il grande business del calcio ma la sopravvivenza di interi network televisivi. A cominciare proprio da Sky.

La guerra del calcio e il destino di Sky

Senza l’esclusiva del calcio, infatti, i conti dell’azienda – già in passivo –rischiano la dèbacle. Intanto la redazione sportiva, nelle settimane scorse, ha già registrato un’autentica emorragia di voci e volti noti. Oltre agli annunci di ridimensionamento dell’organico che si rincorrono ormai da mesi.  Da Alciato approdato a Mediaset all’opinionista Lele Adani, giunto in Rai. Mentre la decisione di Fabio Caressa di aprire le porte del suo “Club “alla showgirl Melissa Satta ha scatenato fuoribonde polemiche interne.

“Più potere all’Agcom”

Nel frattempo dalla Camera arriva la risoluzione per richiamare Dazn al “rispetto, alla tutela e all’indennizzo” degli utenti. Via libera alla Camera all’atto che ha l’obiettivo di assicurare maggiore trasparenza nella rilevazione degli ascolti e un servizio di qualità migliore per gli abbonati alla piattaforma streaming sportiva. Una decisione che, però, si estende anche agli altri operatori che sfruttano la stessa tecnologia. Su tutti, Amazon Prime che trasmette le gare della Champions e altre piattaforme “minori”.

Votano tutti (tranne Fdi)

Il provvedimento è stato votato da tutte le forze politiche con l’esclusione dell’opposizione di Fratelli d’Italia. Tra gli obiettivi del testo, la cui prima firmataria è Raffaella Paita di Italia Viva, ci sono la necessità di conformare a indipendenza, terzietà e certificazione le rilevazioni degli indici di ascolto. Sul tavolo inoltre il rafforzamento dei poteri conferiti all’Agcom “affinché debbano essere utilizzate come da contratto tutte le modalità tecniche disponibili per la distribuzione degli eventi, incluse le altre modalità di distribuzione broadcast attualmente disponibili”. Inoltre il provvedimento licenziato dalla commissione della Camera sul “caso” Dazn prescriverà modalità di trasmissione dei contenuti audiovisivi idonee al miglioramento della qualità del servizio al cliente finale “sulla base di parametri che l’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni vorrà individuare”.

“Garantire un servizio adeguato”

Soddisfazione arriva dalla Lega. Il deputato Massimiliano Capitanio ha spiegato: “Grazie all’impegno della Lega e al lavoro di tutta la maggioranza, il Governo si impegnerà a richiamare, anche con nuove norme e sanzioni, Dazn al rispetto, alla tutela e all’indennizzo degli utenti. Oggi la Commissione della Camera, con la sola eccezione di Fdi, ha approvato una Risoluzione fondamentale per assicurare un servizio adeguato ai cittadini e maggior trasparenza nella rilevazione degli ascolti”. Applausi anche da Italia Viva. Raffaella Paita, prima firmataria

Luca Esposito

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