Editoria

Dall’Ue ok agli aiuti all’editoria, esulta la Fnsi: “Ora il contratto”

L’Ue dà il via libera al sostegno agli aiuti all’editoria, esulta la Fnsi. L’Unione europea ha approvato e autorizzato aiuti per circa 63 milioni di euro a favore delle testate quotidiane e periodiche. I fondi serviranno a sostenere la transizione digitale e a sostenere il peso degli investimenti necessari. La segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, in una nota esprime la soddisfazione sua e del sindacato rispetto alla decisione giunta da Bruxelles.

In un documento, la segretaria Fnsi ringrazia la Commissione Ue e spiega: “È certamente una buona notizia l’autorizzazione da parte della Commissione europea per 63 milioni di aiuti all’editoria per contrastare la crisi dell’informazione giornalistica quotidiana e periodica e sostenere investimenti a favore della transizione digitale del settore. La Fnsi auspica che questi finanziamenti possano risolvere o attenuare le molte crisi strutturali che stanno travolgendo l’informazione italiana”. Una questione importante. Purtroppo, nel corso degli ultimi mesi, sono state sempre di più le testate che si sono trovate costrette a chiudere. O, almeno, a ridimensionarsi rinunciando a uscire in edicola. L’ultima, ma soltanto in ordine di tempo, è stata il Nuovo Trentino che, dal 13 agosto in poi sarà disponibile ai lettori solo ed esclusivamente nella sua versione online.

Costante aggiunge un pensiero al Capo dello Stato e al suo impegno a favore dell’informazione e dei giornali per lanciare l’invito agli editori a riprendere il dialogo: “Dopo aver ascoltato e apprezzato il richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al contratto di lavoro giornalistico come tutela fondamentale per la libertà di stampa – aggiunge – ci auguriamo che la Fieg raccolga l’invito implicito a sedersi al tavolo negoziale per rilanciare il settore dell’informazione, con una visione ampia e di prospettiva futura e non solo ragionieristica. 63 milioni sono molti: per il sindacato questi finanziamenti devono però essere legati alla concreta attuazione di piani di rilancio e di transizione digitale”.

Luca Esposito

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