Pronti 700mila euro per l’Unità, in cambio di servizi e spazi pubblicitari. Mittente: la Cgil di Gugliemo Epifani, interessato a salvare lo storico quotidiano della sinistra non solo per garantire una continuità alla testata da sempre vicina alle posizioni del sindacato, ma anche per assicurarsi un giornale “amico” proprio nel momento in cui lo strappo con Cisl e Uil è sempre più marcato e la dialettica interna alla stessa Cgil è sempre più forte.
Tant’è che, come riferiva Il Foglio nei giorni scorsi, l’operazione per il quotidiano fondato da Antonio Gramsci suscita malumori all’interno della confederazione, dal momento che, si fa notare, l’Unità finirebbe per veicolare esclusivamente le posizioni del segretario generale proprio alla vigilia del congresso del prossimo autunno, per il quale alcune categorie – dai metalmeccanici della Fiom alla Funzione Pubblica – stanno affilando le armi contro Epifani.
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