CUBA. I GIORNALISTI ITALIANI IN ATTESA DI ESPULSIONE

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Gli inviati italiani si trovavano sull’isola per realizzare un reportage legato al duplice omicidio di Lignano Sabbiadoro, nel quale il diciannove agosto scorso sono rimasti uccisi Paolo Burgato e la moglie Rosetta Sostero. Erano riusciti a parlare con Reiver Laborde Rico, fratello di Lisandra, che ha già confessato di essere la mano dietro la duplice uccisione.

Un blitz delle forze dell’ordine cubane aveva “sorpreso” i giornalisti nella villetta di Rico, mentre lo intervistavano. La polizia dell’Avana aveva cancellato tutto il materiale giornalistico realizzato, mettendoli in stato di fermo. Dopo un lungo interrogatorio e un processo i giornalisti sono stati rilasciati. Gli veniva contestato un problema di natura burocratica: il visto con cui erano entrati a Cuba non era un permesso giornalistico ma turistico.

Ilaria Cavo, giornalista Mediaset tra i quattro fermati a Cuba, ha parlato a TgCom24 questa mattina. L’inviata di VideoNews ha sottolineato che dopo “24 ore molto complicate” agli italiani sono stati riconsegnati i passaporti “ma non ci è stato ancora formalizzato alcun provvedimento di esplusione”.

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