Stava documentando il degrado di uno dei tanti “boschetti della droga” del Nord Italia, finisce rapinato e pestato il giornalista veneto Valentino Gonzato de Il Giornale di Vicenza.
Il cronista è stato subito circondato da un gruppo di stranieri che lo hanno aggredito fisicamente, a sputi e gli hanno sottratto il telefono cellulare. Solo l’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine ha scongiurato il peggio.
Ma il caso ha fatto infuriare tutti e in una nota, i colleghi di Gonzato in una nota esprimono il loro disappunto: “La redazione de Il Giornale di Vicenza e il Comitato di redazione esprimono la loro solidarietà al collega Valentino Gonzato che ieri è stato vittima di numerosi e inqualificabili attacchi – e in qualche caso anche di minacce personali – per aver svolto il suo lavoro di cronista. I fatti, perché quelli contano in questa professione, hanno dimostrato che la sua inchiesta sui migranti e i servizi a loro forniti poggia su dati reali e verificati da più fonti”.
Ma non è tutto: “Ciononostante sui social e in alcuni comunicati firmati da esponenti politici c’è stata un’aggressione verbale che il Cdr e i colleghi respingono, non solo per i toni usati, offensivi e anche violenti, ma soprattutto perché è stata attaccata l’intera professione che fra i suoi compiti ha quello della verifica delle notizie. Verifiche che non sono state fatte in modo approfondito proprio da chi ha criticato in modo ingiustificato l’operato del collega del GdV, offendendo la sua persona e l’intera redazione che con serietà e responsabilità porta avanti, quotidianamente, l’impegno nel raccontare quanto accade nel territorio, affrontando gli scenari complessi di questo momento sociale”.
Quindi la chiosa: “Nonostante il clima di tensione e perfino di odio respirato sui social network, diventati ormai uno “sfogatoio” di vecchi e nuovi rancori e in cui proprio il lavoro del giornalista è spesso immotivamente messo sotto accusa, a volte dagli stessi colleghi, il Cdr ribadisce che rigore e professionalità non mancheranno mai nel raccontare e descrivere i fatti della nostra provincia. Nel rispetto dei lettori e liberi da posizioni ideologiche”.
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