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Crisi dell’editoria, Caltagirone: Difficile vedere l’alba, ma qualche nube è più chiara

Qualche luce all’orizzonte della crisi dell’editoria, Azzurra Caltagirone sottolinea l’impegno del Governo e degli editori per superare il periodo difficile: sul tavolo non solo il fondo pubblico, ma una vera e propria riforma dell’editoria

Azzurra Caltagirone parla all’assemblea del Gruppo dei possibili scenari futuri nella lotta congiunta di Governo e editori contro la crisi del settore

Il Governo esprime “una volontà reale di affrontare tutti i nodi dell’editoria, con grandissima collaborazione e dialogo”: Azzurra Caltagirone, vicepresidente della Fieg (Federazione Italiana Editori di Giornali) e del Gruppo Caltagirone Editore parla così dell’impegno del Governo nella lotta alla crisi che investe ormai da tempo il mondo dell’editoria a margine dell’assemblea del gruppo. Certo, le prospettive del settore e del mercato pubblicitario non possono dirsi rosee anche se qualche spiraglio sembra intravedersi, come ricorda la stessa Caltagirone: “faccio fatica a vedere l’alba ma qualche nube mi sembra più chiara”.

La vicepresidente Fieg assicura l’impegno preso a cuore dal sottosegretario all’Editoria, Luca Lotti, non solo la questione del fondo pubblico, ma anche il riassetto di tutto il comparto per una riforma generale dell’editoria. Per ora, precisa la Caltagirone, non c’è un’agenda fissata di incontri (anche se proprio ieri abbiamo dato notizia della convocazione di un tavolo dal sottosegretario Lotti, ndr) “ma ci sono molti temi su cui vediamo una grande attenzione: dalle intercettazioni fino alla tutela del diritto d’autore”, dove il Governo ha dimostrato grandissima sensibilità, molta più di quella dimostrata dall’opinione pubblica. Questo è un “tema più generale: noi siamo ciò che produciamo – prosegue Azzurra Caltagirone – . Produciamo contenuti e se la remunerazione e la tutela vengono meno a causa dei nuovi strumenti tecnologici, ci vuole un modo per proteggere la proprietà intellettuale. In tal senso la vicepresidente Fieg chiude commentando la decisione dell’Antitrust europeo (clicca qui per l’articolo) che ha aperto un’istruttoria su Google: “è una delle strade percorribili”.

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