Nessuna proroga al divieto di incrocio tra stampa e tv. Lo promette il sottosegretario alla presidenza del consiglio, con delega all’Editoria, Vito Crimi. Ai microfoni dell’agenzia Ansa, Crimi ha spiegato che il divieto “non sarà più prorogato di anno in anno, come avveniva in passato e diventerà definitivo”.
Quindi ha aggiunto: “Si tratta di una norma che avevamo provato a proporre già in autunno e che ora siamo riusciti finalmente a inserire nel milleproroghe. Un passaggio importante perché quando parliamo di incroci tra tv e giornali si apre un Vaso di Pandora. La scelta di limitare la concentrazione dei prodotti editoriali a tutti i livelli e’ essenziale per il pluralismo ed era giusto dare un assetto definitivo a questa previsione normativa”.
Destinatari del divieto di incroci, saranno i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale su qualunque piattaforma che avevano conseguito ricavi superiori all’8 per cento del valore economico del sistema integrato delle comunicazioni adottato dall’Autorità per Garanzie nelle Comunicazioni, oltre che alle imprese i cui ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche erano superiori al 40 per cento dei ricavi complessivi di quel settore.
Il provvedimento è contenuto nel decreto milleproroghe.
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