Nel limite annuo di 200 mila euro per impresa e indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali e dal settore economico di appartenenza, l’agevolazione messa in campo dall’esecutivo riguarda il riconoscimento, al datore di lavoro che impiega personale qualificato, di un credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale dei nuovi assunti. In relazione al bonus, per il quale il governo ha messo a disposizione – per gli anni 2012 e 2013 – una somma pari a 75 milioni di euro, il decreto sviluppo bis (decreto legge 179/2012), ha poi previsto una corsia preferenziale per il riconoscimento del credito alle cosiddette start-up innovative (STI), alle quali spetta, in via esclusiva, l’esenzione dell’obbligo di avvalersi della certificazione di un revisore dei conti o di un professionista iscritto al registro dei revisori contabili. Le modalità di presentazione delle istanze, non ancora note, saranno diffuse, prossimamente, con decreto del ministero dello sviluppo economico.
Luana Lo Masto
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