CREDITO D’IMPOSTA SULLA CARTA, NO SE UTILIZZATA PER LE INSERZIONI PUBBLICITARIE

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Con la circolare del 29 dicembre u.s., il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato le disposizione attuative dell’art. 1, comma 40, della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Ricordiamo che la legge in commento prevede un credito di imposta pari al 10 percento della spesa sostenuta per l’acquisto della carta utilizzata nell’anno 2011 per la stampa di giornali e libri da parte di imprese editrici iscritte al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione, tenuto dall’Autorità per le Garanzie nella comunicazioni, nda). Rispetto al credito di imposta accordato per gli anni 2004 e 2005, le modalità di accesso sono più restrittive: è vero che viene richiamata per intero la disciplina a suo tempo emanata, per cui sarà necessario presentare, a corredo della domanda, il bilancio – per le società quotate in Borsa -o i soli costi sostenuti per l’acquisto della carta – per le imprese non quotate – certificati da una società di revisione iscritta alla CONSOB, ma la grande novità riguarda la pubblicità. Infatti, la circolare parla di costi sostenuti per l’acquisto della carta “al netto del costo della carta utilizzata per la pubblicazione di inserzioni pubblicitarie”. Personalmente, non capisco quale criterio possano adottare le imprese editrici per estrapolare questo costo, a meno che non ricorrano a forbici e bilance per ‘pesare’ le inserzioni pubblicitarie e risalirne così al costo. O non venga in mente a qualcuno qualche via un po’ meno macchinosa. Per il resto, tutto invariato. O quasi: il fondo a disposizione ammonta per il 2011 solo a 30 milioni di euro, per cui chiaramente insufficiente a coprire tutte le istanze a beneficio ovviamente dei giornali e dei libri che viaggiano su grandi tirature, per cui prevedo una ripartizione proporzionale di questo contributo; infine le domande devono essere presentate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della circolare in Gazzetta Ufficiale. Circolare che, tra l’altro, ancora deve essere pubblicata né in Gazzetta nè sul sito del Governo. Presumibilmente, la pubblicazione in Gazzetta avverrà verso metà gennaio del nuovo anno, ma – onde evitare qualche scherzetto – è meglio tenere occhi ed orecchie ben aperti! (Paola Verrusio – Direttore)

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