Le Poste italiane devono migliorare la qualità del servizio. Lo ha detto la Corte dei conti nella sua relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria Poste italiane per l’esercizio 2010. A fronte del miglioramento dei conti, ha sottolineato, “preme, di contro, rimarcare che il servizio postale è pur sempre l’essenza stessa dell’azienda e che appare, pertanto, fondamentale in tale ambito, la ricerca costante di iniziative e interventi idonei ad aumentare la qualità del servizio postale, con progressiva significativa diminuzione delle disfunzioni nel recapito della corrispondenza e nella operatività degli sportelli, che, nonostante l’azione di efficientamento del personale e le innovazioni tecnologiche, tutt’oggi permangono”.
Nel percorso di liberalizzazione del mercato postale, ha concluso la magistratura contabile, “permangono resistenze e fattori ostativi quali, tra gli altri, l’ampiezza del servizio universale, i criteri e le modalità di selezione dell’affidatario, il regime differenziato dell’Iva sui prodotti postali”.
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