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Contributi tv locali. Ecco le novità in attesa della pubblicazione del testo in G.U.

Nel Consiglio dei Ministri n. 41, svoltosi lo scorso lunedì 7 agosto, il Governo ha approvato il Decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Il provvedimento è stato, quindi, trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato che hanno formulato i relativi pareri e dovrà, ora, essere firmato dal Capo dello Stato, registrato dalla Corte dei Conti e inviato alla Gazzetta ufficiale per la relativa pubblicazione.
Dopo l’approvazione, il Ministero dello Sviluppo economico dovrà emanare il decreto attuativo che prevederà le modalità di presentazione delle domande – in modalità telematica – per gli anni 2016 e 2017
In base ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari, i criteri in base ai quali verranno ripartiti i contributi per le tv locali commerciali sono i dipendenti, tra cui i giornalisti (tale criterio determinerà l’80% del contributo previsto per gli anni 2016 e 2017), gli indici di ascolto Auditel (per gli anni 2016 e 2017, tale criterio determinerà il 17% del contributo) e gli investimenti in tecnologie innovative (per gli anni 2016 e 2017, tale criterio determinerà il 3% del contributo).
I criteri per le radio locali commerciali, per gli anni 2016 e 2017, saranno gli stessi, ma, in luogo degli indici di ascolto, si terrà conto dei ricavi per la vendita di spazi pubblicitari.
In base ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari, tra i requisiti di ammissibilità, quello più importante si riferisce ai dipendenti e precisamente: per le emittenti televisive locali commerciali, almeno 14 dipendenti (di cui almeno 4 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia più di 5 milioni di abitanti; almeno 11 dipendenti (di cui almeno 3 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia tra 1,5 e 5 milioni di abitanti; almeno 8 dipendenti (di cui almeno 2 giornalisti) se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia fino a 1,5 milioni di abitanti. Per le emittenti radiofoniche locali commerciali, tale requisito è di almeno 2 dipendenti (di cui almeno 1 giornalista).

Redazione CCE

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