Sergio De Gregorio chiede il confronto con il commercialista Andrea Vetromile, suo ex collaboratore e principale teste d’accusa nell’inchiesta sui 23 milioni di euro di contributi pubblici erogati all’Avanti! nella quale il senatore del Pdl è indagato insieme a Valter Lavitola. L’avvocato Carlo Fabbozzo, legale di De Gregorio, ha presentato istanza di “incidente probatorio” sulla quale dovrà pronunciarsi ora il giudice Dario Gallo.
I pm Francesco Curcio,Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, titolari dell’indagine con il procuratore aggiunto Francesco Greco, hanno 48 ore di tempo per replicare. Il parere della Procura sarà probabilmente contrario. De Gregorio vuole essere messo faccia a faccia con Vetromile e si dice pronto, spiega l’avvocato Fabbozzo, «a dimostrare documenti alla mano l’infondatezza delle accuse».
Il 6 giugno scorso il Senato non ha autorizzato l’ordinanza di arresti domiciliari emessa nei confronti del parlamentare su richiesta della Procura. Nel motivare l’istanza, la difesa fa riferimento anche alla misteriosa aggressione che Vetromile ha riferito di aver subito alla fine di febbraio, poco dopo essere stato sentito per la prima volta dagli inquirenti. Circostanza sulla quale De Gregorio ribadisce di essere all’oscuro ma che, a giudizio della difesa, rientrane nei casi indicati dalla legge per procedere all’incidente probatorio.
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