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Commenti TripAdvisor a rischio diffamazione. Tre indagati a Milano

Un conto è esprimere giudizi sui ristoranti, criticare la cucina, la location o magari anche solo il servizio. Ma se dalle critiche si passa agli insulti, o più semplicemente si cerca di screditare un concorrente, il rischio è di finire indagati per diffamazione anche se ci si nasconde dietro a nickname improbabili. Questo sostiene il gip milanese Alessandra Clemente, che ha disposto l’incriminazione di tre «commentatori» del portale che raccoglie giudizi su ristoranti e alberghi, che si sono spinti davvero oltre per definire la frequentazione di una osteria alla moda a pochi passi dalla stazione Centrale. Questa volta i fatti sono accaduti ad un ristoratore che si è trovato sulla propria pagina delle critiche molto aspre sulla qualità del cibo e sugli avventori del locali, descritti da un paio di clienti, come frequentato da “rolex ed escort”. Secondo il proprietario si tratterebbe di commenti scritti ad arte per screditarlo e così ha chiesto al suo avvocato di fare querela. In un primo tempo la Procura di Milano avrebbe voluto l’archiviazione visto che le critiche venivano confermate anche da altri post, mentre per la difesa si è trattato di una montatura visto che gli utenti che infamavano il locale citavano piatti non presenti nel menù. Inoltre, sempre secondo la Procura, questi utenti stavano esercitando il proprio diritto alla critica basandosi sulle regole di Tripadvisor (che non è indagato) cioè appunto il fatto che altri utenti possano farsi l’idea di un posto grazie a chi ci è già stato. (repubblica)

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