Al 2012 i ricavi da pagamento diretto degli utenti (servizi di pay-tv) sorpasseranno quelli da inserzioni pubblicitarie, mentre circa il 50% della popolazione acquisterà un qualche servizio di tv a pagamento.
Includendo anche i servizi di pay per view e quelli di video on demand, in italia si contano attualmente circa 400 canali di tv digitale, di cui circa 180 inclusi nelle offerte a pagamento e 220 ricevibili in chiaro.
e-Media Institute pubblica oggi i primi dati di una ricerca previsionale sul mercato televisivo italiano e in particolare sul mercato della TV a pagamento.
Mentre i ricavi da inserzioni commerciali cresceranno a ritmi contenuti anche dopo la forte contrazione del 2009, i ricavi derivanti dalle offerte a pagamento (pagamento diretto per abbonamenti e servizi PPV / VoD) cresceranno a un tasso medio annuo del 9,8% per arrivare a raggiungere i 3,8 miliardi di euro al 2012.
La piattaforma satellitare dominerà il mercato, seguita dalle offerte veicolate su Digitale Terrestre che dovrebbero poter raggiungere circa 4,5 milioni di utenti alla fine del 2012.
Delicato ma sfidante il ruolo della IPTV, che potrebbe uscire dal lungo periodo di stagnazione e trovare un ruolo come piattaforma di integrazione fra la TV gratuita (Free to Air) e la TV a pagamento. Tuttavia per il 2009 non sembrano esserci prospettive per un decollo rapido del mercato.
Intanto, mentre si definiscono le caratteristiche del mercato della televisione su televisore crescono, per ora in maniera disordinata e senza chiari modelli di business, le offerte audiovisive via Internet-Web che troveranno prima o poi uno sbocco su piattaforme di consumo diverse dal Personal Computer.
e-Media Institute pubblica oggi la nuova edizione della mappa Digital TV Channels in Italy, un documento utile e importante per comprendere la composizione dell’offerta dei canali digitali ricevibili sul mercato nazionale.
I canali generalisti, quelli di sport e di intrattenimento (prevalentemente film / fiction) sono i più numerosi, mentre si registra un forte incremento dei canali dedicati ai pubblici più giovani e una riduzione dei canali adult-only offerti gratuitamente via satellite. In totale, i canali offerti a pagamento sono 179 mentre quelli in chiaro 219 (il 55% del totale).
Vincenza Petta
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