Circolare n. 44 del 23/09/2020 – Contributi all’editoria e regolarità previdenziale

0
1180

In relazione alla regolarità nel versamento dei contributi previdenziali ricordiamo che con l’entrata in vigore del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, la stessa non è più da intendersi come requisito per l’accesso ai contributi. Pertanto, il mancato possesso della regolarità al 30 settembre 2020 non comporta la decadenza dal diritto per i contributi relativi all’esercizio 2019.

Segnaliamo, al contempo, che ai sensi del sesto comma dell’articolo 11 del medesimo decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 la regolarità nel versamento dei contributi previdenziali e la verifica dell’inesistenza di cartelle di pagamento scadute per cartelle esattoriali scadute superiori ai 5.000 euro è condizione per l’erogazione del contributo.

In altri termini, una volta conclusa con esito positivo l’attività istruttoria, il Dipartimento procederà al pagamento solo dopo aver acquisito il riscontro positivo da parte degli enti previdenziali e dall’Agenzia per la riscossione. Eventuali inadempimenti non generano la decadenza dal diritto alla percezione del contributo, ma l’impossibilità da parte dell’Ente di procedere all’erogazione.

Segnaliamo, inoltre, che al momento la sospensione dell’obbligo di pagamento delle cartelle esattoriali è prorogato fino al 15 ottobre, per cui al momento della probabile interrogazione da parte del Dipartimento la norma generale avrà piena validità.

Ricordiamo, ancora, che la sospensione dell’obbligo della regolarità previdenziale e fiscale introdotta dall’articolo 191 del decreto-legge 19 maggio n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, si riferiva esclusivamente all’acconto già erogato negli scorsi mesi.

In relazione alla data di interrogazione, è pacifico che non si può individuare una data precisa, attesa la necessità da parte del Dipartimento informazione ed editoria di completare l’attività istruttoria anche per la determinazione del contributo spettante alle singole imprese sulla base della documentazione da presentare entro il termine del prossimo 30 settembre 2020. Ma appare evidente la necessità di adoperarsi sin da subito per essere in regola con gli enti previdenziali e di verificare l’eventuale presenza di cartelle esattoriali scadute in modo da evitare ritardi nell’erogazione dei contributi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome