Negli ultimi giorni diverse imprese ci hanno posto dei quesiti circa il trattamento in sede di dichiarazione dei redditi dei contributi all’editoria in relazione alla compilazione del Quadro Rs del modello Unico società di capitali 2019 relativo ai redditi 2018.
In particolare, il quesito concerne la compilazione del rigo RS401, relativo agli aiuti di Stato.
A nostro avviso i contributi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 250 e dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, non vanno inseriti nel predetto modello.
Infatti, le istruzioni al modello prevedono che lo stesso debba essere compilato con riferimento agli aiuti fiscali automatici (aiuti di Stato e aiuti “de minimis”) nonché di quelli subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione, comunque denominati, il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti, ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati.
Quindi, vanno indicati tutti i contributi soggetti al regime del de minimis (per i quali è previsto un limite assoluto di euro 200.000 nel triennio, attesa la mancata notifica alla Commissione dell’Unione Europea; rientrano in questa categoria, a titolo meramente esemplificativo, il credito d’imposta sulla pubblicità, il voucher digitale o alcune agevolazioni contributive) e quei contributi il cui diritto in relazione all’importo di perfeziona solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa ai fini fiscali.
Ricordiamo, invece, che i contributi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 250 e dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, vanno indicati nella nota integrativa ai sensi dei commi da 125 a 129 dell’articolo 1 della legge 4 agosto 2017, n. 124.
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