Riteniamo utile soffermarci ancora una volta sui parametri relativi alla diffusione che a seguito delle misure varate dal Governo per il 2020 e successivamente prorogate fino al 2026 hanno subìto negli ultimi anni una serie di eccezioni. Ricordiamo che – in virtù delle citate proroghe – il rapporto tra copie vendute e distribuite è stato ridotto al 25 per cento delle copie distribuite per le testate locali e al 15 per cento per le testate nazionali, in luogo delle maggiori percentuali, il 30 per cento per le testate locali e il 20 per cento per quelle nazionali, previste dalla lettera e, comma 1 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.
Ricordiamo, ancora, che a seguito dell’entrata in vigore dell’articolo 17 del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15, anche per gli esercizi 2025 e 2026, il rapporto da garantire per accedere ai contributi tra copie vendute e copie distribuite è pari al 25 per cento per le testate locali e al 15 per cento per quelle nazionali.
Ne deriva che, in assenza di ulteriori interventi normativi, a partire dall’esercizio 2027, il rapporto tra copie vendute e copie distribuite tornerà a essere pari al 30 per cento per le testate locali e al 20 per cento per quelle nazionali.
Chiaramente ricordiamo che nei prossimi mesi dovrebbe essere presentato il Regolamento di riordino dei contributi previsto dal comma 316 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213.
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