Circolare n. 22 del 04/05/2020 – Codici ISSN e ISBN

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Frequentemente riceviamo domande da parte degli editori di giornali, ma anche di libri, relative ai codici ISSN e ISBN. Con questa circolare, inusuale rispetto ai nostri standard, abbiano cercato di fornire alcune risposte sui punti salienti.

Vista la particolarità della materia, a cavallo tra adempimento obbligatorio e volontario, a differenza delle nostre consuete circolari, abbiamo optato per una formula descrittiva smart e attuale.

Cosa sono e a cosa servono?

I codici identificativi ISSN e ISBN servono ad individuare in modo univoco le pubblicazioni. In particolare, il codice ISSN serve ad individuare le pubblicazioni periodiche (giornali, quotidiani o periodici) mentre il codice ISBN serve ad individuare le pubblicazioni non periodiche (libri).

L’attribuzione del codice ISSN ha sostanzialmente due diverse funzioni:

  1. consentire attraverso la costruzione del codice a barre la tracciabilità dei prodotti editoriali attraverso i lettori ottici (barcode);
  2. consentire la catalogazione, anche on line, di tutte le pubblicazioni, anche a livello internazionale.

Come sono formati?

L’ISBN è il numero che contrassegna i prodotti editoriali non periodici a livello internazionale ed è composto da un numero a 13 cifre, suddivise in 5 parti dai trattini di divisione.

Prendiamo ad esempio il numero 978-88-04-67010-0.

I primi tre numeri (978) identificano il tipo di prodotto (nel caso di specie un libro);

I due numeri successivi (88) identificano l’area linguistica di riferimento (nel caso di specie l’Italia);

I successivi due numeri (04) identificano l’editore o il marchio editoriale;

I cinque numeri della quarta parte (67010) identificano il titolo;

L’ultimo numero (0) è un numero di controllo.

L’ISSN è il numero che contrassegna i prodotti editoriali periodici. L’ISSN è composto da un numero a 8 o a 9 cifre.

Le prime sei (o sette) cifre identificano la testata, mentre le ultime due identificano la variante di prodotto.

Chi li rilascia?

In Italia i codici ISSN vengono rilasciati dal Centro Italiano del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), mentre i codici ISBN vengono rilasciati dalla società Ediser S.r.l., costituita dall’Aie.

Chi li può richiedere?

I codici ISSN ed i codici ISBN possono essere richiesti da tutti gli editori.

Come si chiedono?

Esistono delle differenze tra ISBN e ISSN.

I codici ISBN previsti per le pubblicazioni non periodiche possono essere richiesti prima delle pubblicazioni, anche in maniera massiva; ciò al fine di non dover presentare nuove richieste per ogni nuova edizione. Chiaramente ogni nuovo titolo andrà poi associato ad un singolo seriale.

L’attribuzione dell’ISSN richiede, invece, una valutazione preventiva da parte del CNR circa la rispondenza della pubblicazione ai requisiti richiesti per l’attribuzione del codice.

Quali sono i requisiti che una pubblicazione periodica deve avere per poter ottenere un codice ISSN?

Il requisito essenziale è la serialità, ossia il carattere periodico della pubblicazione. Per cui, ad esempio per un libro già concluso e che per decisione editoriale viene pubblicato in più fascicoli, l’editore deve richiedere il codice ISBN. Inoltre, sono esclusi numeri unici, le pubblicazioni on demand e, comunque, tutte le iniziative editoriali che non consentono di individuare, al momento dell’attribuzione, la futura periodicità.

Sto per pubblicare un giornale periodico, posso richiedere il codice ISSN prima che esca il primo numero?

I codici ISSN ed i codici ISBN possono essere richiesti anche prima del primo numero, nell’ipotesi di pubblicazione su supporto fisico e, pertanto non on line? In questo caso devono ricorrere due ipotesi: a) la pubblicazione deve essere imminente e, pertanto, nel numero da sottoporre ad approvazione non ci devono essere elementi, come numero 0 o una data indefinita, che confermino l’imminenza della uscita del giornale; la bozza della pubblicazione deve essere completa in tutte le pagine, consentire di individuare tutte le indicazioni obbligatorie e non devono apparire precedenti codici identificativi. In questo caso, dopo che il giornale è effettivamente uscito, l’editore deve richiedere la validazione dell’ISSN attribuito in modo provvisorio inviando copia della pubblicazione al CNR.

Posso richiedere un codice ISSN per una pubblicazione on line?

Si, a condizione che la pubblicazione sia già on line e che contenga non meno di cinque articoli originali e che ci siano tutti gli elementi bibliografici richiesti come il titolo identificativo della testata, il luogo di pubblicazione, l’editore, la periodicità.

Ho già un codice ISSN per la pubblicazione periodica cartacea, posso richiederne uno anche per quella digitale?

Si, a condizione che l’edizione digitale non sia una semplice trasposizione di quella cartacea e quella digitale abbia tutti i requisiti previsti.

I codici ISBN e ISSN sono obbligatori?

I codici ISBN e ISBN non sono obbligatori in linea di principio. Ma il codice ISSN viene richiesto, come previsto dall’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63 per poter distribuire le copie in edicole. Inoltre, per poter accedere all’aliquota agevolata del 4 per cento per le pubblicazioni on line è richiesto come requisito l’attribuzione di un codice ISSN o di un codice ISBN. Quindi pur non essendo un obbligo di legge in senso astratto è estremamente consigliato dotarsi dei codici identificativi.

I codici che ho ottenuto vanno sempre bene?

L’ISBN non varia perché una volta associata la pubblicazione al codice si fotografa una situazione ad una certa data, vista la mancanza di periodicità. Invece, per gli editori di giornali nell’ipotesi di modifica del titolo della pubblicazione o del supporto fisico è necessario chiedere un nuovo ISSN. Non va, invece, modificato nell’ipotesi di cambiamento di editore, di periodicità o di luogo di edizione. Nell’ipotesi di integrazioni con altre pubblicazioni è preferibile consultare il CNR.

L’attribuzione dei codici è gratuita?

No, per entrambi i servizi è previsto il pagamento di un prezzo. Per l’ISSN è previsto il costo fisso di euro 25 oltre Iva, mentre per l’ISBN i costi sono variabili a seconda del numero di codici richiesti e partono da 49 euro per un pacchetto di 10 codici.

Che cosa è il codice a barre?

Il codice a barre dei prodotti editoriali viene generato dall’ISSN o dall’ISBN. Ma non sono la stessa cosa, in quanto il codice a barre è, semplicemente, lo strumento che consente ai lettori ottici di riconoscere il prodotto. Quindi, una volta ottenuti i codici ISSN o ISBN è possibile chiedere di generare il codice a barre che può essere acquisito sia per email che con pellicola.

Dove devo posizionare l’ISSN, l’ISBN e il codice a barre?

Non esistono regole specifiche. Comunque, per i libri si consiglia di inserire l’ISBN, unitamente al codice a barre, sulla quarta di copertina, all’interno del libro sul retro del frontespizio e nella scheda dei dati del libro per le vendite on line. Per l’ISSN, invece, il codice può comparire nell’angolo superiore destro della copertina, nel frontespizio, nel colophon o nella quarta di copertina e, comunque, deve essere citato in tutta la documentazione che promuove o descrive il giornale.

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