Sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2010 è entrato in vigore il decreto legge del 31 maggio 2010, n. 78 recante “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.
Senza entrare nel merito del contenuto della manovra e dei relativi tagli, per i quali rimandiamo ad eventuali altre circolari, segnaliamo che l’art. 6 prevede che “la partecipazione agli organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti, che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche, nonché la titolarità di organi dei predetti enti è onorifica; essa può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente; qualora siano già previsti i gettoni di presenza non possono superare l’importo di 30 euro a seduta giornaliera. (…) Gli enti privati che non si adeguano a quanto disposto dal presente comma non possono ricevere, neanche indirettamente, contributi o utilità a carico delle pubbliche finanze, salva l’eventuale devoluzione, in base alla vigente normativa, del 5 per mille del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”.
Fermo rimanendo che siamo in presenza della primissima lettura di una norma contenuta in un decreto legge, suscettibile di possibili cambiamenti, segnaliamo che, a nostro avviso, un’interpretazione letterale della disposizione in oggetto potrebbe determinare la necessità di non prevedere alcun compenso per gli organi sociali (ricomprendendo anche il collegio sindacale), pena la decadenza al diritto ai contributi.
Ci riserviamo ulteriori approfondimenti nell’immediato futuro.
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