Circolare n. 11 del 18/03/2016 – Disegno di legge sulla riforma dell’editoria

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La Camera dei deputati il 2 marzo u.s. ha approvato, in prima lettura, la proposta di legge C. 3317 rubricata: “Istituzione del fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria” che, pertanto, andrà a breve in discussione al Senato.
Sotto il profilo generale, non sono intervenute modifiche sostanziali rispetto al testo iniziale di cui abbiamo, in sintesi, dato notizia nella nostra circolare n. 6/2016.
Per questa ragione evitiamo duplicazioni, ma chiediamo di concentrare l’attenzione sulle norme che potrebbero trovare, nell’ipotesi oramai probabile che la legge venisse approvata entro l’anno, applicazione già nel 2016.
E ci riferiamo in particolare al nuovo limite dei contributi di cui alla legge 250/90 e s.m. che verranno svincolati definitivamente da quelli erogati nel 2010 ma che, invece, non potranno, se la legge non viene modificata, essere superiori al cinquanta per cento dei ricavi da vendita e da pubblicità.
Inoltre, in relazione alla tempistica di presentazione della documentazione istruttoria alla domanda di contributi, laddove la legge venisse approvata, tutta la documentazione (con la sola esclusione del bilancio e delle relazioni di certificazione inerenti lo stesso, il prospetto dei costi di testata, i pagamenti e la diffusione) relativa al 2016 dovrà essere presentata entro il 31 gennaio 2017, unitamente alla domanda di contributi. Questa circostanza, chiaramente, comporterebbe la necessità di attivare con tempestività delle nuove procedure in modo da garantire il rispetto delle nuove scadenze la cui violazione determina la decadenza dal diritto ai benefici.
Il contenuto della delega al Governo il cui esercizio potrebbe determinare ulteriori, e più significative, modifiche all’attuale disciplina è già stato oggetto di analisi, come detto, nella nostra circolare n. 6/2016, alla quale rimandiamo.
Ribadiamo che si tratta ancora di un disegno di legge, ma a questo punto è necessario prospettare che lo stesso, con buona probabilità, diverrà efficace, anche se solo in parte, già dal 2016.
Sarà nostra cura aggiornarVi, come sempre, sugli sviluppi.