“Oggi l’informazione è un bene primario, uno dei beni più preziosi, forse più importante dei beni alimentari”. Se n’è convinto anche Vito Crimi, attuale capo politico del Movimento 5 stelle, già sottosegretario all’editoria.
Crimi lo ha detto questa mattina durante un’intervista rilasciata in radio a Rtl 102.5. La frase è di per sé una notizia. Perché viene dalla stessa persona che, nel giugno di due anni fa, si chiedeva “se un giornale distribuito a livello locale viene preso e gettato subito nel cestino o se veramente viene percepito come significativo strumento di informazione per il territorio”. Lo stesso che avrebbe voluto cancellare, appena insediatosi, l’ordine dei giornalisti; colui che parlò del sistema dell’informazione italiano come di un “intreccio perverso” promettendo tagli su tutto e tutti.
L’importante, ora, è redimersi. E forse, per rendere ancora più forte le sue parole, preziose in un momento di crisi come questo, avrebbe fatto ancora meglio se ne avesse aggiunta una: “scusate”.
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…