È confermata la convocazione del Consiglio dei Ministri per domani, giovedì 18 novembre, alle ore 9:30, a Palazzo Chigi. All’ordine del giorno anche il decreto del Presidente della Repubblica recante il “regolamento di semplificazione e riordino dell’erogazione dei contributi all’editoria”.
Ricordiamo che, tra le caratteristiche del regolamento vi è la previsione, quale requisito per i giornali di accedere ai contributi, il rapporto tra le copie vendute e quelle distribuite e non più tra tiratura e diffusione. Escluse dei contributi le vendite in blocco, quelle effettuate con lo “strillonaggio” e quelle inviate in cambio di quote associative diverse dagli abbonamenti.
Il provvedimento stabilisce, all’articolo 3, un tetto al contributo erogabile in quota fissa pari a due milioni per i quotidiani e 300mila euro per i periodici. Vi è poi un contributo variabile, calcolato su ogni copia distribuita con un massimo di 50 milioni di copie annue per i quotidiani. In ogni caso, l’ammontare del contributo non potrà superare il 60% dei costi in bilancio, compresi gli ammortamenti.
I costi “ammissibili” non sono tutti quelli che appaiono in bilancio, ma solo quelli relativi all’attività editoriale.
I costi per l’acquisto di servizi editoriali saranno considerati sino al 10% di quelli “ammissibili”, purché le imprese fornitrici siano in regola a livello di contributi.
Il contributo ai quotidiani è ridotto al 20% se l’impresa non utilizza almeno cinque dipendenti, con prevalenza di giornalisti, assunti a tempo indeterminato.
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