Si è svolta oggi alla sala polifunzionale della presidenza del Consiglio una prima riunione sul tema dell’editoria. All’incontro, informa una nota di Palazzo Chigi, hanno partecipato il ministro per la Semplificazione Legislativa Roberto Calderoli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Paolo Bonaiuti e il direttore del Dipartimento dell’editoria e segretario generale della presidenza del Consiglio Mauro Masi, per la prima volta assieme a una numerosa delegazione di rappresentanti di tutte le associazioni dell’editoria. Nella riunione è stato presentato il nuovo regolamento sull’erogazione dei contributi diretti, indiretti e alle radio e televisioni locali. «La nostra è una proposta di semplificazione e razionalizzazione delle procedure con le quali vengono concessi contributi alle aziende editoriali», ha detto Paolo Bonaiuti, chiedendo alle associazioni di inviare entro il 30 settembre tutte le valutazioni e le controproposte che riterranno di fare. «Dobbiamo cambiare e lo vogliamo fare attraverso il vostro contributo seguendo un percorso che ci auguriamo ampiamente condiviso anche in Parlamento con tutte le forze politiche», ha concluso Bonaiuti. Il ministro Calderoli ha ricordato l’impegno per la semplificazione delle più complesse normative svolto dal governo Berlusconi. Infine il professor Masi ha sottolineato, da un lato, come il nuovo regolamento riduca del 50% le procedure necessarie fino ad ora e come, dall’altro, consenta l’erogazione dei contributi sulla base solo di copie effettivamente vendute. È questo il primo passo, viene sottolineato a Palazzo Chigi, del percorso che porterà alla nuova legge sull’editoria.
La decisione scontata della Commissione Vigilanza Rai sul “caso” Bortone-Scurati, se ne parla dopo le…
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…