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Barachini e la rivoluzione dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sarà “una rivoluzione mai vista prima”. Ne è convinto Alberto Barachini, sottosegretario all’editoria, che ha partecipato al congresso di Forza Italia tenutosi a Roma, all’Eur, nel fine settimana appena trascorso. Durante il suo intervento alla platea azzurra, che si prepara all’appuntamento elettorale decisivo delle Europee, il sottosegretario ha parlato della “rivoluzione” dell’intelligenza artificiale. Parla a ragion veduta. Ha, infatti, un osservatorio istituzionale privilegiato. E l’impatto dell’Ai sarà più decisivo e marcato proprio nell’ambito dell’informazione e dell’editoria. A rischio, oltre a migliaia di posti di lavoro, c’è la tenuta stessa della democrazia. Barachini ha spiegato: “Siamo di fronte a una rivoluzione mai vista prima, quella dell’Intelligenza artificiale, che impatterà sulle prossime scadenze elettorali e sulle nostre vite, con rischi di disinformazione, fake news e perdite occupazionali”. Il sottosegretario ha poi aggiunto: “Noi su questo siamo molto attenti. Lavoriamo ogni giorno sull’intelligenza artificiale per scongiurare questi pericoli, rendere più consapevoli i cittadini. Dobbiamo difendere l’informazione nazionale e alzare barriere contro la disinformazione internazionale che è molto attiva, soprattutto in un periodo di drammatici conflitti mondiali”.

Sul tema dell’intelligenza artificiale aveva, recentemente, preso posizione anche il sindacato dei giornalisti. Che aveva invitato gli editori a non cadere nei “soliti” errori. Se vent’anni fa hanno snobbato il web, adesso il rischio è diverso. Ma gli effetti, non solo dal punto di vista economico, rischiano di essere anche peggiori.

Luca Esposito

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