Un azionista Apple accusa Jobs e Cook di cattiva gestione societaria

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  Altre accuse piovono sulla memoria di Steve Jobs in merito alla discussa questione del cartello delle assunzioni. In sintesi si tratta di un accordo siglato da Apple,Intel, Google a Adobe per bloccare la mobilità dei propri dipendenti e, di conseguenza, tenere fermi i salari nel mercato. In questa vicenda secondo l’autorità giudiziaria Jobs sarebbe stato un attore di primo piano, avendo usato la sua influenza per imporre una politica rigida anche alle altre aziende.    Contro l’accordo è stata indetta una class action da parte di 64.000 impiegati dei quattro colossi. All’azione collettiva si aggiunge ora la causa promossa da R.Andre Klein, azionista di Apple. Klein punta il dito, oltre  che su Jobs, anche verso Tim Cook, attuale amministratore di Apple, e altri dirigenti.  Le accuse sono di violazione del dovere fiduciario, cattiva gestione e spreco aziendale. Perciò la causa è incentrata sugli stessi motivi proposti dai sottoscrittori della class action. Per quest’ultima il giudice Lucy Koh ha rifiutato il patteggiamento proposto dalle aziende, pari a 324,5 milioni, giudicando la cifra al di sotto della soglia di ragionevolezza.

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