Marina Corradi, in un editoriale su Avvenire, prendendo spunto dalle parole di ieri sera del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, riflette “con un crescendo di apprensione” sulla situazione dell’informazione in Italia, usata come “una spietata arma impropria”.
Corradi attacca ancora una volta la “campagna contro Dino Boffo” messa in piedi dal ‘Giornale’ di Feltri: “Inventare una insultante vita parallela per uccidere mediativamente un giornalista galantuomo non è informazione, ma deliberata aggressione”. Allo stesso modo, nella campagna di Feltri contro Fini – personaggio per cui Avvenire rivendica di non poter essere sospettato di “nutrire simpatie” a causa di “certe mosse iperlaiciste” – “alludere a un ‘certo’ fascicolo, avvertire che ‘è meglio non svegliare il can che dorme’, non è informazione, è pura e semplice intimidazione”.
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