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ASSEMBLEA DI STAMPA DEMOCRATICA PER ESAMINARE SVILUPPI DEL CONFRONTO CONTRATTUALE

L’innovazione tecnologica e gli sviluppi multimediali hanno indotto profonde trasformazioni nel giornalismo e nell’industria dell’informazione dall’ultimo rinnovo del contratto che risale al 2001. Le prospettive del settore, anche a livello internazionale, fanno prevedere nuovi e veloci cambiamenti. E’ necessario costruire da subito un quadro di riferimento normativo e contrattuale che confermi e rilanci il ruolo dei giornalisti anche nella professione del futuro. Considerando tutto questo, Stampa Democratica ha organizzato un’assemblea per esaminare gli sviluppi del confronto contrattuale e per analizzare la crisi del settore che negli ultimi tempi ha visto gli editori esprimere una linea durissima tesa a colpire i giornalisti. Per chiarire e approfondire lo stato delle trattative, alla riunione è stato invitato il vicesegretario nazionale Daniela Stigliano che, con Quarto Potere, rappresenta Stampa Democratica nella maggioranza della Fnsi.
Stampa Democratica esprime piena solidarietà ai colleghi de “La7” che lottano per contrastare 25 licenziamenti, ai colleghi de “La Stampa” minacciati nel riconoscimento del loro integrativo, ai colleghi di “Gruner und Jahr” e a quelli di “Asca”, “Agi”, “Apcom” in stato di agitazione contro piani di ristrutturazione e di riduzione degli organici. “Stampa Democratica afferma che gli editori non possono nascondersi dietro l’alibi della crisi per destrutturare il contratto nazionale”, si legge in una nota.
Nel concreto, Stampa Democratica ribadisce che è “necessario un governo delle innovazioni tecnologiche multimediali e nuove modalità di organizzazione del lavoro (compreso il telelavoro), all’interno di regole contrattuali precise e stringenti. Una flessibilità regolamentata e retribuita con l’obiettivo di far emergere il precariato puntando a superarlo. Politiche anche salariali che favoriscano la trasformazione dei contratti a termine in tempi indeterminati. Attenzione alla definizione di nuove professionalità e ai percorsi di carriera orizzontali. Piena applicazione delle direttive dell’Unione Europea e delle leggi in materia a cominciare dal pagamento entro 30 giorni del lavoro dei freelance, con un tariffario di riferimento che alzi l’attuale livello delle retribuzioni”.

Secondo Stampa Democratica ciò che occorre è “una politica salariale che difenda gli automatismi. Nessuna “svendita” degli scatti di anzianità: la struttura del salario deve garantire gli automatismi nella busta paga e comunque occorre una forte rivalutazione dei minimi che contrastino l’erosione del potere d’acquisto degli stipendi”.
Infine, Stampa Democratica, invita la Segreteria della Fnsi a continuare con determinazione la trattativa serrata con gli editori alla ricerca di un rinnovo contrattuale non a tutti i costi, ma che deve essere condiviso. Un contratto che tuteli la dignità anche economica della categoria e dia regole certe e garanzie al lavoro giornalistico di oggi e di domani.

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