“La più grande azienda culturale d’Italia è un pilastro decisivo per accompagnare la trasformazione tecnologica ed ecologica, la valorizzazione della coesione sociale, il raggiungimento di una piena e concreta parità di genere. In questa ottica, è urgente e prioritario che il Parlamento approvi una legge di riforma che finalmente liberi la Rai dal controllo dei governi e dei partiti, per procedere così al rinnovo dei vertici entro la scadenza con regole nuove”. Così ha scritto in una nota l’assemblea dei Cdr e dei fiduciari della Rai. Per le sigle e i lavoratori di viale Mazzini è necessario “che la Rai possa e debba essere parte centrale nella ripartenza del Paese”.
Il governo, rilevano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico: “ha una larghissima maggioranza e i disegni di legge in Parlamento ci sono: serve solo una forte volontà politica di tradurre in fatti gli annunci più volte reiterati di restituire la Rai ai cittadini. È questa la condizione indispensabile per un piano di riorganizzazione e di rilancio della Rai Servizio Pubblico, e il riconoscimento di risorse certe e adeguate per realizzare gli obiettivi del Contratto di Servizio”.
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