Categories: TLC-ICT

Apple sborsa 200 milioni di dollari per Topsy, start up partner di Twitter

 

Topsy? E’ finita alla Apple, che per aggiudicarsi la start up partner di Twitter ha sborsato la bellezza di 200 milioni di dollari. Il primo a diffondere la notizia è stato il Wall Street Journal.
Fin qui nulla di nuovo perché il colosso californiano è abituato a rilevare giovani imprese e piccole società per potenziare i propri servizi e porsi sul mercato in maniera sempre più competitiva.
Tuttavia, sin dalle prime ore in cui la notizia ha iniziato a fare il giro del mondo, gli esperti hanno definito “diverso da tutte le altre” l’affare perché Topsy non propone nuove tecnologie ma è una delle pochissime piattaforme ad avere accesso ai dati del social dei “cinguettii”.
E più precisamente, la giovane start up si occupa di SMA, Social Media Analytics, analizzando le opinioni, raccogliendo milioni di messaggi, indirizzando le campagne pubblicitarie mirate che rispettano i gusti e le tendenze degli utenti digitali.
Insomma, con questa transazione, Apple entra ufficialmente nel mondo dei social network ma ancora non è ben chiaro come intenda utilizzare la marea di informazioni e di statistiche che, grazie a Topsy, d’ora in poi potrà gestire.
Diversamente da altre start up innovative come Hop Stop, Locationary o la più recente Prime Sense grazie alle quali la “mela morsicata” ha potuto immediatamente sfruttare le nuove applicazioni sui propri prodotti, l’arrivo di Topsy a Cupertino potrebbe rappresentare un investimento per il futuro che, però, finora nessuno è stato ancora in grado di chiarire.
Anche Kristen Huguet, portavoce della web company di Tim Cook, dopo le prime indiscrezioni, si è limitato a confermare la chiusura dell’affare, ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione circa lo scopo o i piani della società e, dall’altra parte, nemmeno Topsy ha lasciato trapelare alcunché.
Secondo i soliti bene informati di turno, una spiegazione possibile potrebbe essere che Apple, oltre al miglioramento hardware, mirerebbe anche a rafforzare il software e quindi con Topsy potrebbe veicolare i dati disponibili per potenziare “prodotti chiave” come iPhone, iPad e computer, un settore in cui, più di tutte, è chiamata a fronteggiare la concorrenza agguerrita degli altri competitor.

Recent Posts

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

4 ore ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

4 ore ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

17 ore ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

1 giorno ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago