Non c’è violazione della legge sul conflitto di interessi da parte di Silvio Berlusconi se palazzo Chigi decide di investire “la quasi totalità” del budget destinato alla pubblicità istituzionale “sulle televisioni private, e in misura largamente prevalente, sulle Tv di Mediaset, nonostante una legge dello Stato richiedesse che a beneficio della stampa quotidiana e periodica fosse riservato il 60% degli investimenti pubblicitari delle amministrazioni pubbliche”. Sono le conclusioni dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, secondo quanto risulta dalla relazione trasmessa al Parlamento sullo stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi, relativa al primo semestre di quest’anno. Secondo l’Authority “non tutte le decisioni assunte dagli uffici della presidenza del Consiglio, incluse quelle in materia di distribuzione della pubblicità istituzionale”, sono riconducibili “alla responsabilità del capo dell’esecutivo”.
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…