Va annullata la sentenza con cui il Tar del Lazio, lo scorso 25 novembre, ha cancellato la multa di 103.300 euro inflitta dall’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni al deputato del Pdl, Antonio Angelucci, imprenditore del settore delle cliniche private attraverso la finanziaria di famiglia Tosinvest, in relazione ai contributi che sarebbero stati indebitamente ricevuti da Libero, il quotidiano di cui e’ editore, e dal Riformista. Lo sostengono, come apprende Radiocor, in una serie di ricorsi al Consiglio di Stato, l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni e il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I ricorrenti chiedono di annullare, previa sospensione, la sentenza del Tar e di confermare la sanzione. La Terza sezione di Palazzo Spada si pronuncera’ sulla richiesta di sospensiva nella camera di consiglio fissata per il prossimo 27 gennaio. La multa ad Angelucci era stata annullata dal Tar, che aveva accolto i ricorsi presentati dal deputato, dalla Tosinvest, da Editoriale Libero e dalla Cooperativa Edizioni Riformiste, in quanto la sanzione fu votata dall’Autorita’ in modo illegittimo, senza la maggioranza dei suoi componenti, e in violazione del diritto di difesa.
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