Angela Finocchiaro fa infuriare il consigliere Rai Rossi che scrive al direttore Coletta

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Lo sketch di Angela Finocchiaro trasmesso durante la trasmissione “La tv delle ragazze” su RaiTre ha scatenato numerose polemiche sui social e sui giornali. Adesso è il consigliere del cda Rai Giampaolo Rossi, in quota Fratelli d’Italia, a tuonare contro le parole dell’attrice. Nella lettera, affidata ai social e rilanciata dalla stampa (tra cui La Verità di Maurizio Belpietro), Rossi scrive al direttore di rete Stefano Coletta: “Le scrivo perché negli ultimi giorni sono stato investito dalle lamentele di numerosi cittadini circa il contenuto di una gag trasmessa nell’ultima puntata del programma “La Tv delle Ragazze“, in onda sulla rete del Servizio Pubblico che Lei dirige”.

“Si tratta dello sketch della comica Angela Finocchiaro durante il quale l’artista, impersonando una “Fata dei giardinetti”, si rivolge ad un gruppo di bambine con la frase “Bambine ricordatevi sempre che gli uomini sono pezzi di merda”; e per meglio chiarire il concetto ad una delle fanciulle che chiede se lo fosse anche il proprio papà, la comica specifica: ‘lo è specialmente il tuo papà’ “.

Rossi dunque afferma: “Al di là delle perplessità sull’utilizzo da parte di Rai3 di minori in un contesto del genere, non dubito che l’intento degli autori fosse quello di far ridere i telespettatori, magari con la grazia e l’ironia tipiche di quella “comicità artigianale” da Lei sempre auspicata, sottile e pungente, attenta ai temi della vita e della nostra società; ma sorge il sospetto che il risultato sia stato diverso e possa aver nuociuto all’immagine del Servizio Pubblico. Per carità, probabilmente colpa dei telespettatori stessi che non hanno intuito la genialità della battuta, ma come Lei ben comprende non posso esimermi dal trasferirLe il loro sconcerto espresso anche con proteste sui social e presso le Istituzioni”.

E quindi aggiunge: “E lo faccio non tanto nella veste di Consigliere d’Amministrazione Rai poiché sarà altra la sede dove con questo ruolo porrò la questione, ma in quella di “pezzo di merda” (secondo il dettame comico-ideologico di cui si è colorata Rai3), essendo anche uomo e padre. Avendo sempre avuto sana allergia al politically correct non ho alcuna intenzione di scivolare su scandalizzate osservazioni di questo caricaturale paleo-femminismo da entertainment; né di farle noiose disquisizioni sul significato del Servizio Pubblico radiotelevisivo che Lei sicuramente conosce meglio di me. Non mi sfugge il carattere dissacrante della satira quando è in grado di cogliere aspetti paradossali della realtà; meno quando rasenta una volgarità gratuita e incomprensibile dentro una comicità che sembra invecchiata male”.

Infine la conclusione: “Mi chiedo cosa succederebbe se domani Rai3 realizzasse una ipotetica “Tv dei Ragazzi” ed un comico rivolgesse ad un gruppo di bambini analoghi “apprezzamenti” sulle donne e sulle loro mamme. Mi piacerebbe che l’importante investimento economico effettuato sul format fosse indirizzato a contenuti più in linea con le esigenze del Servizio Pubblico”.

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