ACTA: I MOTIVI INSITI NEL RINVIO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA

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Nelle scorse settimane la Commissione Europea, ravvisato il malcontento generale nei riguardi del trattato ACTA, ha deciso di rinviare il testo dell’accordo alla Corte di Giustizia. L’organo giurisdizionale europeo dovrà valutare se la convenzione è conforme ai principi comunitari. Ma quella che sembra un provvedimento basato sul rispetto dei valori democratici, potrebbe essere in realtà un’abile macchinazione politica della Commissione. L’allarme lo lancia Le Quadrature Du Net, organizzazione a difesa dei diritti dei cittadini sui Internet. Infatti, se l’ACTA venisse trattenuto per un anno o due dalla Corte, il Parlamento Europeo non avrebbe la possibilità di organizzarsi in tempi brevi per stroncarlo in maniera definitiva.

Per Le Quadrature si tratta di una manovra volta a congelare il dibattito sui contenuti dell’accordo. Ricordiamo che sono state le proteste di milioni di cittadini a creare un dibattito istituzionale attorno al trattato. Il disinteresse della sfera pubblica consentirebbe ai Governi di procedere indisturbati nel loro progetto. A complicare le cose c’è l’alleanza tra Vital Moreira, presidente della Commissione Commercio in Parlamento UE, e Karel De Gucht, Commissario per il Commercio UE e principale fautore dell’ACTA. La Commissione gode di una forte influenza in Parlamento e potrebbe giocare un ruolo decisivo nel rinvio della convenzione.

Altri dubbi provengono dalla natura del rinvio. Il giudizio di compatibilità chiesto dal Parlamento rileva a livello giuridico, ma ha una scarsa valenza politica. Inoltre la Commissione, ottemperando alla normativa comunitaria, ha già posto al vaglio della Corte la questione di compatibilità. Il Parlamento non potrebbe neppure adire la Corte per altri temi, dato che le osservazioni dell’Assemblea dovrebbero essere associate all’atto di rinvio stilato dalla Commissione.

Insomma, tutto remerebbe a favore dei Governi e della sparuta minoranza di deputati pro-ACTA. Le Quadrature Du Net esorta i cittadini a mobilitare il Parlamento per tenere viva l’attenzione sul trattato. L’ACTA è nato dietro le quinte: basterà l’attenzione del popolo per non far calare nuovamente il sipario?
Giuseppe Liucci

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