A dicembre nella città piemontese di Alba, sarà presentata la nuova Carta dei diritti dei minori. Il gruppo di lavoro sulla Carta di Alba sarà permanentemente aperto alla collaborazione e al contributo, in qualsiasi forma, di tutti gli scienziati, i giuristi, gli umanisti che vorranno donare idee ed esperienza. Con la Carta si vuole incalzare gli organismi nazionali ed europei affinché i legislatori traducano le nuove norme in protocolli e codici. “La carta di Treviso mostra i suoi anni di fronte alle novità tecnologiche, oltre alla tv, telefoni, cellulari e videogiochi”, ha affermato la professoressa Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino. “I media – ha spiegato il presidente dell’Unicef Italia, Antonio Sclavi – dovrebbero tenere in considerazione il loro potere di influenza sui bambini e sugli adolescenti. Tre fondamentali diritti devono essere garantiti: il diritto di accesso alle informazioni presenti sulla Rete; il diritto alla protezione da qualsiasi forma di violenza esistente sulla Rete; il diritto di eguaglianza e non discriminazione nel godimento effettivo dei diritti all’informazione e alla protezione”. Il problema dei rapporti dei minori con i media è stato affrontato nel convegno “Giocare sotto la Rete?” tenutosi ieri pomeriggio presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini a Roma. Il convegno è stato organizzato dalla Fondazione Movimento bambino e dalla fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero. Vi hanno partecipato autorevoli rappresentanti del mondo scientifico, delle istituzioni e dell’associazionismo.
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