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ZAPATERO ANNUNCIA NUOVE TASSE ALLE TV PRIVATE PER RENDERE LA TV PUBBLICA SENZA PUBBLICITA’

Il governo spagnolo del premier socialista José Luis Zapatero sta studiando di introdurre una tassa del 3% circa sugli introiti delle tv commerciali per finanziare una possibile soppressione della pubblicità sulla televisione pubblica: lo riferisce oggi El Pais. La settimana scorsa Zapatero aveva annunciato davanti al Parlamento una prossima “riduzione drastica” della pubblicità sui due canali della tv pubblica, Tve1 e Tve2. Secondo El Pais il progetto allo studio del governo, sotto la responsabilità della vicepremier Maria Teresa De la Vega, prevedrebbe una possibile abolizione totale della pubblicità forse già da luglio. Per compensare la perdita di introiti, il piano di finanziamento dalla numero due di Zapatero, che escluderebbe l’introduzione di un canone, prevede, oltre a una tassa del 3% sugli introiti delle emittenti private, un’imposta dello 0,9% sulle entrate degli operatori di telecomunicazioni che forniscono servizi audiovisivi e la devoluzione alla tv pubblica di parte dei diritti di utilizzo dello spazio radioelettrico (radio, tv, telecomunicazioni, circa 400 milioni all’anno) percepiti dallo stato. Complessivamente si calcola che Tve abbia bisogno di circa 1.1 miliardi di euro ogni anno. Oltre alla sovvenzione generale dello stato di 550 milioni, che rimarrebbe, nel piano di De la Vega, secondo El Pais, la tv pubblica otterrebbe per compensare lo stop alla pubblicità 250 milioni dalla tassa sullo spazio radioelettrico, 190 dalle compagnie di telecomunicazioni e 140 dalla tassa sulle tv commerciali, le quali però beneficerebbero di maggiori introiti pubblicitari. Nel 2008 dei circa 3 miliardi di entrate pubblicitarie, stando a El Pais, 557 sono andati alla Tve.

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