WINDOWS 8 GIÀ NEL MIRINO DELL’ANTITRUST EUROPEA

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Ancora non ha visto la luce e già si trova nel centro di uno scandalo. Con qualche ora di anticipo sulla presentazione al mondo dell’attesissimo nuovo sistema operativo Windows 8, Microsoft riceve l’ennesimo attacco dalle istituzioni europee. La richiesta del commissario alla concorrenza dell’Unione, Joaquin Almunia, è di modificare il modo in cui il browser Internet Explorer sarà presentato nella nuova piattaforma. Se l’azienda americana non dovesse accettare questa condizione, il rischio che venga aperto un nuovo procedimento contro di essa appare molto alto.

Il colosso di Redmond ha risposto dal canto suo di essere pronto a implementare i cambiamenti richiesti a Windows 8 prima della messa in vendita del sistema operativo, prevista per domani. Ma è improbabile che ciò basti a chiudere il caso; il produttore di software americano ha infatti ricevuto mercoledì anche le obiezioni dell’antitrust riguardo un precedente caso, quello che prevede la libertà di scelta da parte dell’utente del browser da usare all’interno delle precedenti versioni di Windows. Una questione che, nonostante le promesse e il patteggiamento accettato da Microsoft, ancora è irrisolta.

«Abbiamo sollevato delle obiezioni a Microsoft riguardo Windows 8 – ha dichiarato Almunia ai giornalisti a Bruxelles – Se un utente decide di impostare un browser rivale di default, non dovrebbero esserci avvertimenti inutili da parte di Windows, né richieste di conferma da parte dell’utente e l’icona di Internet Explorer dovrebbe scomparire anche dal menu Start. Ci aspettiamo che Microsoft risolva questi problemi».

Microsoft non è nuova alle condanne da parte dell’antitrust europea. Le multe già accumulate in passato ammontano ad un totale di 1,68 miliardi di Euro, tra cui una maxi-sanzione da 899 milioni di Euro per mancata condivisione di dati con la concorrenza. L’azienda di Bill Gates accettò infatti nel 2009 di offrire accesso ai browser rivali nell’ambito di un accordo per riparare la sua relazione con il garante della concorrenza comunitario.

Robin Koch, portavoce di Microsoft a Bruxelles, ha assicurato che l’azienda modificherà «alcuni aspetti del modo in cui funziona la schermata di scelta del browser su Windows 8 e implementerà queste modifiche» prima che il prodotto sia messo in vendita il 26 ottobre. Almunia ha aggiunto di aver contattato Microsoft riguardo Windows 8 e di aver avvertito la dirigenza «al più alto livello possibile di quali sono le mie preoccupazioni e di che tipo di presentazione dovrebbe essere evitata, se non vogliono prendersi il rischio di nuove indagini».

Le obiezioni presentate ieri rappresentano un passo verso altre possibili multe, se Microsoft non intraprenderà le mosse che aveva promesso, offrendo una più ampia scelta di browser all’interno del proprio sistema operativo. Secondo le norme dell’Unione Europea, in caso di «violazione di accordi legalmente vincolanti» le sanzioni nei confronti delle aziende possono raggiungere anche il 10% del loro fatturato annuale.

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