WIKILEAKS A RISCHIO CHIUSURA PER IL “BOICOTTAGGIO” COMPIUTO DALLE BANCHE

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Il sito noto a livello internazionale per la pubblicazione dei cablogrammi che hanno fatto “arrossire” la diplomazia nel mondo è stato messo in scacco proprio da una parte di quel potere che si è impegnato a contrastare con tutte le proprie forze, le banche. Il portale tanto temuto dai piani alti della politica e dei centri di interesse è sopravvissuto finora grazie alle donazioni a cui però ha dovuto dire addio dal 7 dicembre 2010 quando «un blocco finanziario arbitrario e illegale è stato imposto da Bank of America, Visa, Mastercard, Paypal e Western Union. Questo attacco ha distrutto il 95% dei nostri finanziamenti» ha fatto sapere lo stesso Assange in un comunicato. Quasi un anno di assenza di fondi che ha costretto il sito a contare solo sulle riserve di liquidità accumulate nei mesi. La tesi del complotto non si fa attendere dato che per il fondatore di Wikileaks, si sarebbe trattato di «un attacco concertato e politico e su iniziativa degli Stati Uniti».

Per poter garantire gli stessi ritmi di lavoro dell’ultimo anno Wikileaks avrebbe bisogno di 3,5milioni di dollari. La sorta di embargo è stato definito dallo stesso Assange “senza precedenti”, “illegale”, “antidemocratico” e un “attacco alla sovranità nazionale europea”, visto che le tre istituzioni controllano quasi il 100% dei passaggi di denaro di piccola entità fra i “cittadini europei (Visa, Mastercard e Paypal). Tra i 40 ed i 50 milioni di euro sarebbero le perdite assestate al servizio. In arrivo ci sarebbero però nuovi documenti (circa 100mila) pronti a vedere presto la luce oltre che file riguardanti «banche di diverse nazioni».
Al fine di evitare infiltrazioni delle agenzie segrete Wikileaks avrebbe inoltre messo a punto un nuovo sistema di consegna elettronica del materiale sensibile svincolato dal codice “http”, annunciato per il prossimo 28 novembre. Un metodo che sia indipendente ed al sicuro dalle agenzie di certificazione fa sapere Assange ed i cui dettagli verranno presto svelati.
Monica Montella

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