Von der Leyen: “La libertà d’espressione sia regolata dalla legge non dalla Silicon Valley”

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L’Europa fa sul serio. La commissione Ue non ha alcuna intenzione di assistere impotente allo strapotere dei giganti del web. E dopo le prese di posizione, nelle scorse settimane, dei governi francese e tedesco, ora arrivano le dichiarazioni, di fondamentale importanza per comprendere le prossime mosse dell’Unione Europea, da parte della presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Che non ha lasciato dubbi all’interpretazione: “Siamo chiari: in Europa siamo per l’innovazione, perché senza innovazione non ci sarà un domani. Ma abbiamo assistito al potere incontrollato dei colossi del Web. Bisogna che limitiamo questo potere, in modo democratico”.

E quindi, davanti ai membri riuniti nella a sessione plenaria del Parlamento Europeo, a Bruxelles ha proseguito: “Siamo in un mondo in cui non c’è più molta distanza tra le fake news e l’aggressione a un poliziotto, come ha dimostrato l’assalto al Campidoglio. Vogliamo che certe cose vengano vietate on line. Nel mese di dicembre abbiamo adottato il Digital Services Act: vogliamo che on line sia vietato quello che è vietato nel mondo normale”.

E dunque ha puntualizzato: “Vogliamo che le imprese siano trasparenti, che dicano come funzionano i loro algoritmi. Non possiamo accettare che decisioni che impattano sulla nostra democrazia siano prese da programmi che nessuno controlla. Vogliamo delle direttive ben chiare: queste grandi società devono prendersi la responsabilità dei contenuti che diffondono. E’ questo che conta. Può essere giusto che Twitter blocchi l’account di Donald Trump a mezzanotte e cinque, ma la libertà di espressione va regolata dalla legge, non dai manager della Silicon Valley”.

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