Voce di Romagna, ecco la nota della curatela fallimentare.

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Il Curatore del fallimento Edizioni delle Romagna S.r.l., Dott.ssa Fabbri ha fissato al 21 aprile la data ultima che i soggetti interessati dovranno far pervenire la propria manifestazione di interesse.
Ricordiamo che nella sentenza di fallimento depositata nei giorni scorsi, emerge che l’istanza è stata presentata a novembre dalla Casagit (la Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani), per il mancato pagamento dei contributi obbligatori dell’importo complessivo di 30.550,08 euro. Secondo i giudici, quindi, sarebbe stato superato il limite minimo di fallibilità, «stante anche la posizione debitoria – si legge nella sentenza – nei confronti dell’Inps certificata in oltre 41mila euro».
Dal bilancio del primo anno di attività (la nuova società che edita il giornale è stata costituita nel febbraio 2015) risulta un attivo patrimoniale di 536.765,09 euro e ricavi per 971.722,32 (superiore pertanto alla soglia di non fallibilità di 200mila euro annui). Tuttavia, si legge nella sentenza, «lo stato di insolvenza si desume dal mancato adempimento dei debiti per ritenute di acconto e per contributi integrativi obbligatori e dalla consistente perdita di esercizio di 566.877,54 euro al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, aggravata dalla circostanza che tra le voci di debito risultino, già al primo anno di attività dopo il subentro alla precedente gestione poi dichiarata fallita di 144.484,67 euro a titolo di debiti per salari e stipendi». (…)

 

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