Via libera dal Garante privacy al casellario Inps

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2002

privacy1Via libera del garante della privacy al casellario Inps dell’assistenza sociale. È l’anagrafe delle posizioni assistenziali, che servirà anche a stanare i falsi poveri (parere n. 26 del 23 gennaio 2014, reso noto dalla newsletter del 25 febbraio 2014). Nel casellario, istituito con l’articolo 13, comma 4, del decreto legge 78/2010, saranno raccolti, conservati e gestiti i dati personali e familiari dei beneficiari, le informazioni sugli enti eroganti e sulle prestazioni assegnate. Inoltre, in apposite sezioni separate, dedicate alla non autosufficienza, ai minori in condizioni di disagio e alla povertà, saranno trattate le informazioni sulla presa in carico da parte dei servizi sociali, in forma del tutto anonima nei casi più delicati. I dati direttamente identificativi saranno consultabili esclusivamente dagli enti locali, solo per le prestazioni da essi erogate, e dall’Inps, dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia delle entrate per effettuare controlli sui beneficiari delle prestazioni sociali agevolate. Saranno, dunque, possibili controlli incrociati finalizzati a verificare se i beneficiari abbiano effettivamente diritto alle prestazioni erogate. Ma il casellario non serve solo per fare vigilanza. La base di dati serve anche ad obiettivi di programmazione e pianificazione; tra gli altri scopi anche quello di monitorare la spesa sociale e valutare l’efficienza degli interventi ed elaborare statistiche e studi. (Italia Oggi)

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